- La sensazione del freddo metallo in quell’osceno fellatio.
Ancora oggi mi viene alla mente, il “cane” alzato e l’indice appoggiato sul grilletto.
Sarebbe bastata la leggera pressione del polpastrello e del rovente piombo avrebbe messo fine a quella sofferenza di pelle raschiata, strappata continuamente, giorno dopo giorno,fino a scoprire il cuore per poi togliergli piccoli brandelli. Ma la vigliaccheria ha avuto sempre il sopravvento e per decine di volte lentamente riponevo “ bocca nera” nel suo nascondiglio, fino a che un giorno l’ho gettata nel letto del fiume.
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L’incipit prende, tolto il primo rigo, che pure ad effetto non mi dà l’idea del momento:
Il movimento del succhiare non si addice a chi è sospeso tra il premere o non premere il grilletto se bene ho interpretato il testo.
Buona giornata
Grazie per il commento, ne farò tesoro.
A presto 🙂
Più che per il racconto, che invero non ho ben capito, vorrei farti i complimenti per la tua immagine, davvero tremenda ma indicatrice perfetta del momento che stiamo vivendo. Attendo fiducioso il continuo del racconto e una ovvia contestualizzazione. Anche perché scrivi davvero bene.
Grazie mille, terrò ben conto del suggerimento , a presto .