A Marco Federighi
Martino Alderigi
Fabio Rugani
Massimiliano Regoli
Paolo Conticini
Christian De Sica
Un saluto a:
“Il Cippe”, Luca Ricci, Leonardo Pieraccioni, Massimo Ceccherini.
È cascato un Sebach, un bagno chimico per gli operai, dove stanno facendo un nuovo parco.
E in poco tempo è stato rialzato.
Lo scrittore Filippo Armaioli ha fatto pochissimo sesso. Perché è brutto, poco bello oppure perché le giovani italiane lavorano e studiano molto? Pisa è piccola, ci son poche fighe forse…
Speriamo si facciano palazzi alti per fare abitare famiglie nuove, con tante ragazze.
Eccolo che cammina.
Ma non vede me, Dante Alighieri.
Sto camminando qui a Pisa, e non la riconosco,rispetto a come era quando ero vivo.Non che io ora sia un fantasma, o uno spirito.Dopo secoli,che rimane di me? Sono un ricordo di chi ero, una specie di spettro ma non proprio.
Vi racconto questo.
Io Dante cammino, e pesto una merdadicane.
Almeno,spero sia di un animale, perché pensare a una persona accovacciata che perde pezzi marroni non mi pare una bella immagine.
Un giorno questo parco sarà finito, e ci camminerà il Sindaco Michele Conti con la figlia, e l’ex Sindaco Marco Filippeschi con le due figlie. Magari Filippo passerà da là, e avrà esordito con un suo film. Lui che ha visto tanti film italiani e americani. Oppure no, ma fa lo stesso.
(Per quanto tempo scriveremo noi scrittori?
I lettori non ne possono più di avere tanto da leggere. Mah…che avremmo tanto da dire? O che c’è di importante da dire?)
– Oh, non andare Filippo a rompere le scatole a Pieraccioni…ma ti pare che farà “Il Ciclone 2” perché glielo suggerisci tu? Servirebbe una storia bella per non sciupare la magia del primo film. Con le spagnole che ballavano olé, la D’Aquino col suo piripì…son momenti di cinema che non tornano. –
Ed ecco Filippo che porta la sua sceneggiatura scritta alla bella e meglio per non dire peggio,
senza troppo tempo a casa Pieraccioni.
Bussa e ti apre questo tizio quasi coetaneo, ed è proprio il mitico Leonardo fiorentino.
– Oh,no! Preferivo un mortincasa!
E invece ho un pisano all’uscio! –
Era sparita una quindicenne da Lucca, Gaia Celoni, e siccome era stata ritrovata, la Toscana era gioiosa di questo esito lesto, che purtroppo non è mai scontato. T’esce il gatto, ‘un torna più…t’esce la figlia cristiana e virginale, ti ritorna incinta e musulmana…
Son tempi strani, questi moderni.
E così Pieraccioni prende questo faldone di carte che sarebbe la sceneggiatura di “Il Ciclone 2”. Lo prende per fargli un piacere, (ma ovvio lo userà Paolo Ruffini per pulirsi il culo senza dover usare poverino un cagnolino candido ogni volta.)
Sicché ora ci sta questo film da fare.
Parla ancora di Levante,Libero e Selvaggia.
Le spagnole arrivano di nuovo, ma cantano non più Rithm is magic, bensì Aserejé.
Quindi insomma, una musichina bella vivace lo stesso.
Non è buono come il primo film, si vede che non ha la bravura di uno sceneggiatore che ci sa fare. Però Pieraccioni la legge, e la sua mente ritorna allegra ai tempi del Ciclone.
Il motorino che si schianta, Paolo Hendel che fa cipin cipin sulla lavatrice, e Monicelli che grida olé (prima che non potrà più buonanima gridar nulla).
-Massimo, dagli una occhiata anche tu.
A me pare una bischerata.-
-Leonardo,io lo leggo giusto perché me lo chiedi tu. Però se mi chiama Garrone o i David di Donatello, io vo via, non sto qui a prende’fresco.-
-Fai che ti pare.-
Mentre a Lucca si è contenti che questa ragazzina sia tornata sana e salva, a Pisa si continua a elucubrare di fare qualcosa di buono. Perché noi Pisani non è che siamo geni, però studiando bene qualcosa si può riuscire a farla buona.
Sicché ecco che arriva la notizia che c’è Angelina Mango in concerto, e a Filippo la cosa non dispiace. Vuole andarla a vedere non tanto per come canta ma per come la natura la ha provvista di gambe e sederin che mica male.
Quindi ecco Filippo che va al primo concerto della sua vita, Angelina, mica scemo.
E quando lei canta la canzone “La noia” quasi si annoia, “Melodrama” non è un dramma, ma poi arriva “Cup of tea” e Filippo sviene.
Proprio a terra, liscio come una sottiletta, e tocca venire a prenderlo. Perché quando questo racconto è stato scritto Angelina è una ventitreenne ,quindi immaginate l’ambaradan di questo corpo giovane davanti a Filippo, e su e giù e tric e trac.
Io Dante ero da altre parti, a fluttuare.
E vidi un tumulto. Il cane di Ceccherini era corso a indicarmi la via. E ti vedo questa gente allarmata che è in preda alla disperazione.
I loro figli stavano parlando come i divi della commedia italiana anni 70/80.
Sicché una aveva il figlio che parlava come Christian De Sica.
– Delicatissimo! Ma che hai mangiato? Un topo morto? Hai una fiatella!-
E insomma, la cosa può imbarazzare.
Un altro peggio, rifaceva le barzellette di Alvaro Vitali. Un altro ancora doppiamente cinefilo cadeva tipo Caduta Matti, alla Jimmy il Fenomeno, fischiando come Montesano.E uno gridava inni alla viuuulenza come Abatantuono.
Gedeone Tranquillone era laureato in Lettere, cosa che si solito serve a niente se non a insegnare oppure annoiare gli altri consigliando accanitamente di acculturarsi, cosa che va bene un po’ ma cultura cultura cultura, dopo un po’…fa girare i mappamondoni…
Stavano passando Pier Silvio Berlusconi e Silvia Toffanin, e Gedeone mezzo ubriaco prese una copia del Vernacoliere e la mise in tasca alla borsa della Toffanin.
La notizia fece nessun scalpore, perché un Vernacoliere è una rivista un poco volgare ma sempre stampata come si deve, se poi non piace è un altro discorso. Non so che faccia fece la Toffanin perché pensate a me, Dante Alighieri, che vorrei prendere sottobraccio Roberto Benigni,per fa’ un discorso homo a homo, e mi trovo a raccontarvi una storia come questa, tutta Italiana ma mica una gran letteratura.
Gedeone prende questi tipi tutti malati di trash, di commedia, e con un Vaporizzatore di sua invenzione, tipo l’Ammazzaerrori di Gianni Rodari, estirpa le voci degli attori, facendosi aiutare da Enrico Brignano, che fortunatamente passava di là, e pareva apposta.
Brignano e Gedeone riescono a curare tutti ma il ragazzo che parlava come Christian De Sica purtroppo è ancora là a dire che ogni cosa è delicatissima, e a parlare desicamente. Come un cinepanettone.
Sicché a questo punto torna Filippo e chiacchiera con Brignano per fare un nuovo “Vacanze di Natale”, e Brignano educatamente lo ascolta perché uno ti parla di cinema e tu attore lo assecondi…
Insomma, non so se si fece Il Ciclone 2, ma io Dante Alighieri son qui prigioniero di questo racconto filosofico politico, e vorrei tornare alla mia epoca, invece son qui, che vi narro questa storia.
-Scusate ragazzi…-
-Chi è ancora?-
-Sono il fantasma 👻 del cinema italiano di una volta. E son qui per chiedervi…
Se Filippo Armaioli vi piace più di Giorgia Meloni, facciamo aumentare chi legge i suoi racconti perché 15/17 di media è un po’ poco…
Forse Alessandro Scarpellini quando piove attira 15 persone in una stanza?
Ecco, se vogliamo che Filippo sia amato come scrittore da tutta Italia, iniziamo a consigliare questi racconti di Owntale, in tutta Italia…
Non solo Pisa…Leggetelo anche voi a Livorno…
In Emilia Romagna, nel Lazio…
Ora assomiglio a Enrico Brignano, vi sorriso pacioccamente come lui pure, ma ecco…
Leggeteli voi sardi, voi siciliani, tutto il Sud…
E anche al Nord…
Mauro Corona, tra un intaglio e l’altro, racconta anche tu a qualche passante dei Racconti di Filippo Armaioli. Tanto per…no?
Non dico prendere un premio,ma almeno aumentare i lettori che latitano, quei latitanti che non sono altro. Poi vengo a vedere eh, che state a fare. Vi chiamate lettori? Dovete leggere.-
Leggere cose leggere.