1
Sciurbabbà Soccazzi era così povero che quando voleva la carne si cuoceva un braccio per annusarne l’odore di carne secca. Per bere aspettava la pioggia. Se non cadeva dal cielo faceva una tribale danza della pioggia cantando “Urca Balucca Prezzemolo e Zucca”,
un canto che aveva imparato da bambino e che faceva così:
“Urca Balucca Prezzemolo e Zucca
dalle Alpi alle Piramidi
mi si stenderebbero le budella
e se lo facessero le metterei in padella
Urca, poi camminerei fino a Lucca”
Prese parte al “Torneo dei fiati da dietro” ed era un concorso in cui si mangiava gramigna cotta con fagioli e prugne e poi una panna montata con caffè per sparare tanta cacca tutta esplosiva stappandosi il culo
…e strappandosi
perché ogni tanto qualche buco si lacerava.
I partecipanti sazi si ponevano supini e satolli su una pedana e a brache calate facevano esplodere un gigantesco boato.
Bubum Bubum…facevano i culoni di quei poveracci pieni di pranzo atomico e si vedevano enormi bolle e chiazze marroni ovunque.
Gino Julio scriveva lettere ad amici e gliele spediva con fotocopie di manga erotici.
Marco Merdano prendeva gli psicofarmaci e usciva poco. Francesco Di Ratto il gommista cuciva i buchi dei copertoni auto con gomme da masticare, mentre il suo gatto Bubi entrava nel culo di Daria Hora, una brutta zoticona che nessuno voleva, e Marco stava girando un film porko con lei che faceva, mentre masturbava un amico, ospitava in bocca il cazzo di un tuttologo ,prendeva un cazzo di negro nel didietro sporco e intanto cantava “Din don dan/ Frammartino Campanaro”. Godeva ululando alla luna come una vacca zozza.
2.
Mi misi un raffinato tutù.
Lo feci per raccontare al meglio questo racconto. Che prosegue così.
La gente stava diventando che non capiva nulla; chi si godeva la vita e chi si faceva un deretano così.
Incontrai il mio amico pensionato Aldo
detto Certosa perché distribuiva libri di monasteri,chiese e altri luoghi barbosi,libri che nessuno voleva. Con lui parlai dei Culattacchioni, che erano questi che esplodevano i culi.
-Sai,alcuni sono laureati.-
– Sai, è meglio che andiamo alla Conferenza.-
Là ci parlavano della politica.
“Mentre i politici vi fanno litigare
senza sapere chi è vostro nemico,
nemici sono alcuni tra loro
che ne combinano di tutti i colori
senza che ci potrete fare mai niente.”
In effetti la politica era un casino.
Io chiesi ma non ottenni palazzi più alti perché venissero più ragazze ad abitare a Pisa. Con case basse ci abita una famiglia alla volta.
3
Carlotta la contadina la conobbi che voleva trombare,era bella ma non me la feci perché non capii che voleva farlo. Pestò una zolla di fango e sterco di puledro,e si intristì.
Entrai in una cartoleria dove ci stava una ragazzina bionda. Mi feci assumere e come premio me la potevo fare: andavo in bagno e le sfondavo sederino e patatina. Poi seppi che era la mia cugina,e “non ci fu cosa più divina”…ci stetti spesso a letto.
Quindi non ero più sfigato come prima.
– Perché in Italia non si vince il Nobel?-
-Per la Letteratura, perché qui di grandi chi è rimasto? Benni, Ammaniti…ma che ne sanno gli svedesi?-
Andai in Svezia,mi baciai in bocca con Greta Thunberg poi parlai del mio racconto “Sciurbabbà”. Non vinsi il Nobel però.
Aiutai per mesi a raccogliere cani e gatti scomparsi che ritrovai per la strade viaggiando a lungo.
Tornai alla stalla e assunsi due gemelle, una non ci feci niente e una altra le detti il lavoro ma si dovette spogliare. Le succhiavo le tettine e poi…beh,dietro la paglia me la sono fatta. La prima volta mi dette un pugno in testa,poi fu lei a cercarmi. La svergognata.
Presi un forchettone e inforchettai i porci, tipo ogni colpo moriva un mortadello così modo i suini nel salumificatore. Presi delle galline e le misi nella macchina spennatrice. Così nacquero le mie salsicce Chicken Pork,vendutissime. Faccio anche altre salsicce con pecora capra agnello e coniglio.
Vendo anche patè di cinghiale e di anatra.
Un giorno venne una vegana.
Protestò per la mia troppa carne.
La spogliai e per ogni salsiccia ci feci sesso senza il suo volere.Oggi abbiamo 30 figli,tutti schiavi nei sotterranei.
“Yabba Dabba Doo!”
dissero allora i lettori di questo racconto.
Ridacchiando. Contenti che è finito, alcuni incazzati per aver perso tempo e altri contenti perché (non so sa come) gli è piaciuto.
Buongiorno Filippo, racconti scabrosi e vagamente demenziali ma piacevoli, si fanno leggere. E’ da un po’ che non bazzico da questa parti ma mi sembra solitario il posto. Comunque sia, buona serata.
Solitario in che senso? Che poca gente sta scrivendo? Anche io vorrei più partecipazione.
Ecco che ora posto 5 commenti per fare spazio a un testo dantesco farsesco
Ed ancora si va in una letteratura da poco
come questa Italia un poco povera di sprint
ma che si deve fare? Si cerca di andare
sempre nello spazio inclinato
delle nostre storie, alcune migliori altre meno. E che si deve fare? Quel che viene,
se qualcuno è più bravo avrà un plauso
da chi ha gradito.
Questo raccontino che ora viene non è un gran che. Si fa a volte di più a volte meno.