Un passato torna a rifiorire.
Accarezzando la sua ruvida corteccia
mi inebrio al sol pensare alla tua forza,
all’intenso amore che il fato ha spezzato
come rami rinsecchiti di quest’olmo
che un fulmine ha reciso nel suo più bel fulgore .
Il mio cuore palpita al pensiero e sospira,
scuotendo di quest’albero le foglie
intrise di rugiada mattutina,
irrorando come lacrime il mio volto.
Col tuo ricordo arrivo fino a sera,
nel riposo dell’attesa mi ritiro
come bocciolo che racchiude il suo tesoro
attendo trepidante nel mio sogno
che tu giunga, come notturno amante.
Questo brano piace ad Appestata
Se Dida come sempre buon pomeriggio.
Leggere questa poesia è come vivere una notte d’estate, sferzati dalla brezza e con “il cuore che palpita al pensiero”. Davvero molto bella!!
Lieta ti sia piaciuta, ti ringrazio, buona serata!
Forse nulla è mai perso e nulla si perde. Esisteranno altre dimensioni e altri tempi per capire e ritrovare. Intensa e profonda introspezione alla ricerca di perché.
Ti ringrazio per il gradito commento, buona serata!
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Grazie per l’oro Giancarlo Gravili!