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L’inizio di un’amore non ha mai difetti. Non piove mai, le piccole cose hanno un peso enorme e condividere diventa quasi bello. Cosa succede dopo? I corpi iniziano a spogliarsi di tutti i vestiti in più che indossavano, le parole iniziano a diventare profonde, sincere e le piccole cose diventano “scontate”. Cosa si fa ora? Si decide se restare o meno, se provare a rischiare o se buttare tutto per paura di rimanere delusi, se accettare il fatto che non andrà tutto bene ma ci saranno più no che si. L’amore non comprende solo le farfalle nello stomaco, i messaggi dolci delle due di notte o le rose sotto casa. L’amore è anche dolore, un bivio che ti fa fare scelte a cui non avresti mai pensato, una montagna russa sulla quale decidiamo di sederci con la consapevolezza che ci terremo stretti per paura di cadere. Perciò tu la ami? Sei consapevole delle scelte che hai fatto?
La prima volta che mi sono innamorata non me ne sono accorta. Un giorno ho iniziato a ridere ai suoi messaggi, a sentire lo stomaco sottosopra quando arrivava una sua notifica e a sentirmi speciale. Così ho capito che quella volta era un po’ diverso dal solito. Ho sempre preferito lasciar perdere, non mi sono mai impegnata in queste cose. Forse stavo semplicemente aspettando la persona giusta, non mi è mai piaciuto accontentarmi. Ricordo perfettamente il giorno in cui stava per succedere. Due giorni prima del mio compleanno, ero andata al supermercato con un mio amico a prendere da bere e ad un certo punto dissi: “io la persona giusta ho smesso di cercarla, verrà a bussare alla mia porta quando vorrà”, e così è stato. Il giorno dopo arrivò il messaggio, il pretesto. Io ero ancora incosciente di ciò stava per accadere. Mi sarei innamorata, ma non lo sapevo ancora.

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8 Comments


  1. È proprio vero. L’amore è lastricato da una serie di viottoli sconnessi e tortuosi che, a volte, ti fanno venire la voglia di non percorrerli e di cambiare per una strada forse più monotona ma più sicura. Ma capita che un giorno ti ritrovi talmente affascinata da uno di quei viottoli che trovi il coraggio e la voglia di percorrerlo e, spesso, alla fine, ti ritrovi in uno splendido viale.


  2. Questa piccola riflessione potrebbe apparire, a una lettura frettolosa, un concentrato di luoghi comuni e frasi fatte sull’amore o più precisamente sull’innamoramento, ma così – a mio giudizio – non è. Trovo piuttosto che sia una fotografia limpida e sincera di quel che tutti noi (spero) almeno una volta nella vita abbiamo provato. Non è colpa di chi scrive se fin da Adamo ed Eva i sintomi dell’attrazione sono sempre gli stessi (farfalle nello stomaco in primis), così come i dubbi e le domande che ne conseguono. E non si deve per forza essere dei Petrarca o dei Leopardi per descrivere con altrettanto trasporto e spontaneità le gioie (e i dolori) di questo sentimento. Quindi, a te, il mio apprezzamento. Chiudo questo lungo commento con una frase,questa sì abusata, ma che trovo significativa soprattutto in questo caso :”tutto il bello sta nel viaggio, non nella meta”.