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Sono al remo, si fa fatica, il remo pesa tanto ed ha un manico troppo grande per le mani degli uomini; sono giorni che stiamo in mare e siamo tutti stanchi ed indeboliti, da mangiare ci danno una poltiglia che non so di cosa sia fatta; come pensano che possiamo combattare appena arriveremo…se ci arriveremo.
I Mirmidoni, i soldati di Achille, sono sempre davanti alla nostra nave, dietro si estende la flotta degli Achei…c’è da essere orgogliosi di essere subito dopo Achille ma io sono stanco e, dai visi smunti dei i miei compagni penso che neanche loro non stanno tanto bene.
Sento una gran puzza e vedo arrivare il comandante della nave che si dirige verso quello che rema dietro di me, mi giro e vedo che è non rema ma è accasciato come un bue morto………. per Zeus, fai che non succeda anche a me.
Sono passati altri quattro giorni, secondo me il comandante si è perso!
con la coda dell’occhio vedo che la flotta degli Achei si è diradata e la nave dei Mirmidoni non si vede più.
Comincia a piovere, prima piano, poi, sempre più forte……….. ed il mare si gonfia.
Ci dicono di aumentare il ritmo delle vogate ma, per Zeus, non ce la facciamo più…..aumentare il ritmo!! , aumentare il ritmo!!
Mi sveglio, non so come ma credo di aver dormito sul remo, come mai nessuno ha detto niente?
Mi guardo attorno e scopro che la nostra prua è sulla sabbia, sento urla, improperi contro gli Dei, rumore di frustate…………e grida di dolore.
Questo mi basta per svegliarmi del tutto!
Mi alzo dal mio remo, ho le gambe malferme e chiedo ad un altro vogatore cos’è successo, non gli dico che ho dormito però.
Mi dice che siamo a Troia!!! Siamo sbarcati urlando e siamo stati decimati, ora però c’è calma.
Come mai mi hanno lasciato dormire? Forse il caos della battaglia e nessuno capiva più niente.
Per Zeus, devo scendere dalla nave e fare il mio dovere.
Scendo, l’ acqua e la sabbia sono calde, mi faccio forza e mi avvio verso delle tende che vedo svettare dalla spiaggia, però! Sono tante, vuol dire che la flotta ce l’ha fatta. Non vedo però i Mirmidoni di Achille, va beh quelli sono strana gente, chissà dove avranno approdato.
Finalmente trovo la tenda dei miei compagni di nave.
Mi dicono che appena sbarcati c’è stato un furibondo corpo a corpo con un drappello di Troiani ma nulla di più.
Esco dalla tenda e vedo che Ericle mi indica una capanna su di un pendio dietro la città di Troia……….. bravo! Abbiamo bisogno di bottino, siamo qui per questo!!
Prendiamo lo scudo, una lancia a testa, le nostre spade e ci incamminiamo sul pendio aggirando le mure di Troia; io penso: ora mi arriva una freccia….ora mi arriva una freccia….ora mi arriva una freccia…. ma siamo quasi arrivati alla capanna.
Io ed Ericle ci guardiamo e dopo un attimo siamo dentro la capanna urlando, dentro c’è un vecchio ed una donna, sto sudando e dentro c’è puzza di fumo di carbone e qualche odore che non conosco. Il vecchio mi si mette davanti urlando parole sconosciute, non so cosa fare ma il braccio si muove d’istinto………. sento la mia spada entrare in qualcosa di molliccio e puzzolente………..il vecchio si accascia per terra tenendosi le budella in mano.
Mi giro e vedo Ericle che trascina, per i capelli, la donna fuori dalla capanna.
Furbo lui, il primo giorno e si è procurato subito una schiava.
Scendiamo verso la spiaggia…nessuna freccia dei Troiani….
Portiamo la donna dentro la nostra tenda e dopo qualche battuta con i compagni la leghiamo all’asta portante.
Passa una settimana e nessuno scontro con i Troiani.
Io ed Ericle decidiamo di visitare i dintorni, tanto non c’è niente da fare. Ci incamminiamo dove la vegetazione e più abbondante; c’è un buon odore di erba fresca e di pino, se non fossimo in guerra quello sarebbe un bel posto.
Poi……..il dolore…………un gran dolore al piede…..Zeus qualcosa mi ha morso!!!
Urlo ad Ericle di correre che mi sono fatto male!!
Lo vedo correre verso di me ma mi si annebbia la vista e le orecchie mi fanno sentire uno strano rimbombare di suoni………….
Il piede fa male……..mi siedo per terra ma la testa mi gira, riesco a stento a vedere Ericle che, con la spada, martella le foglie per terra……………
Sono disteso per terra, Ericle mi è vicino, mi dice che un cazzo di serpente strano deve avermi morso il piede, sento le sue parole come se venissero da molto lontano……sono stanco, ho voglia di dormire ed il piede mi fa male; chiudo gli occhi, riesco a sentire solo Ericle che grida: “Ermes!!!”…. “Ermes”…..
Ho sonno, chiudo gli occhi e penso che non visto nemmeno Troia com’era…………

Muoio.

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