la testa con ritmo veloce urtava dolcemente contro il muro di piastrelle posto di fronte a lui ma non se ne preoccupava perché la cuffia di lana grigia attutiva l’impatto ammortizzandolo.
la posizione era scomoda a causa del poco spazio e delle fattezze di lui:un bel metro e novanta imbacuccato in un grosso pile per proteggerlo dal freddo
dalla finestra vedeva i piccioni con aria satolla che si ingozzavano di granaglie perse da qualche mezzo.
aveva pochi secondi per terminare l’operazione…qualcosa poteva cambiare …qualcuno poteva arrivare
l’orecchio era teso a cogliere vibrazioni che lo potessero mettere in allarme …il suo corpo era intento a compiere il massimo sforzo e anni di praticantato lo avevano reso lucido ed efficiente ad espletare velocemente la pratica..
ma ecco inaspettata ..un porta che si apre ..”cristo santo mi devo sbrigare”
passi ..anzi piu’ passi ..”presto la cintura …maledette macchine elettriche….”
“c’e nessunooo?” la voce squillante della donna non dava scampo.. doveva farlo ora..doveva farlo subito..
si alzo’ di scatto ed in un unico movimento trasse a se i pantaloni e con un gesto degno di un samurai cintura e maglione erano a posto
usci dal bagno con un sorriso di cortesia e dopo essersi velocemente ricomposto pose innanzi a se la mano tesa per una cordiale stretta di mano ..”buongiorno signora eccoci qua… a scusi non ho la mascherina….
Non riesco a capire, scusami.
Cosa stava facendo
Beh, capita spesso così! o no?
Mi ci sono immedesimato… 🙂 Complimenti!
Bellissimo lavoro complimenti!
Perdonami, ma non ho capito? 5
non volevo mettere il 6. la tastiera e’ partita per i fatti suoi