Pensieri,
vacue presenze che
aleggiano furtive nella mia mente,
incalzano,
schiacciano il sentire.
Non voler sentire,
ciò che il cuore sa.
Lui sa l’inconfessabile.
Non importa.
Che tu sia
un mostro
dalle orride sembianze.
Che tu sia
una nuvola leggera
che sovrasta noncurante il cielo.
Che tu sia
un minuscolo insetto
poggiato su un filo d’erba.
Che tu sia
un vecchio albero
dai rami rinsecchiti.
Qualunque cosa tu sia,
riuscirò sempre a scorgere
quella bellezza pura e
sfavillante
che mi acceca
e mi rende tua,
viva.
Sii ciò che vuoi,
io ti vedo,
io ti amo.
Bellissima composizione complimenti buon proseguimento!
Bellissima poesia, non c’è che dire…Tra l’altro vedo che ti piace molto l’aggettivo “vacuo”/”vacue”… c’è una storia dietro?
Ahah, ovviamente scherzo!
Hai centrato nel segno:) sì mi piace molto come aggettivo…forse perché in qualche modo mi ci immedesimo chissà. Comunque ti ringrazio:)