Radiosa Speme
E mi incammino mero scalzo
nei versi cinerei del tempo
tra le pigre piaghe dei solchi
degli eventi sordi e ostili,
ai riarsi gemiti
in quella ambascia
che m’investe monsonico
nel recinto spinato
prominente di cespugli
di rose assenti
al sorriso della lucente vita
nei miei limiti,
al confine della mia
intrinseca fede
volta alla radiosa speme
di quell’albore che mi veste
di lene intrepidezza
nell’oltrepassare l’acre sentito
del mio lungometraggio,
senza fine ai minuti
del mio irresoluto
destino ricamato
a punto ermellino
sulla pelle di seta del cuore
similare a pioggia di stelle!
Oh cuore mio sei dunque
foce di fiducia nell’avvenire?
Oh caro cuore mio
confidarmi flebile quanto ancor dovrò camminare
per non morire d’emblée
da greve manrovescio,
quando ostile vuol effigermi
sul viso mio riflesso
al propizio astro celeste
senza nebulose che offuschi
a rendermi buona sorte.
Cuor mio terso e impavido
nel cobalto respiro persuaso
da fulgida sterminata fiducia,
sussurrarmi ancora ti prego
quel segreto antico
che ancora e ancora
ti lascia risorgere
da torbide acque
lindo e cheto senza
fronzoli penduli d’incertezze,
a serrarti il sorriso
nella intima pozzanghera
che inghiottire ti vorrebbe!
Ragguagliami inarrestabile
all’invocarti del giorno
e sulle fauci della notte,
affinché di radiosa speme
al sapor di vaniglia
io viva chiara nell’amore
in serbo in grembo alla vita
che a sé mi intreccia,
per non lasciarmi sdrucciolare via
negli arroventati fondali
dai spigolosi enigmi
che inghiottirmi mi vorrebbe,
ed io per sempre ti loderò
come un dio d’oro
originato nel mio petto
unicamente per rendermi
libra nell’essenza d’anima
che designa il mio folklore.
©Laura Lapietra
Autrice dei miei Aforismi e Poesie, frutti delle mie emozioni e fantasie in quei sentimenti nascenti dal cuore!
Ringrazio tantissimo tutti per aver lasciato nuovi punti per la mia composizione.
Ringrazio tutti coloro che mi hanno lasciato il loro punteggio!
Ok, buon proseguimento a tutti.
Ciao Babola71 ti ringrazio per il tuo passaggio, neppure io classifico gli scritti altrui in nessun sito poiché è il loro animo che scrive, e chi sono io dunque per giudicare? Viviamoci ciò che scriviamo in queste folate di tempo senza tanti fronzoli penduli a intralciarci il dolce sentire del cuore tra le righe della vita senza angustie che la vita è breve e non resta nulla.
Ciao Filippo giustissima osservazione, mi piace comporre in questo modo dove sia il genere maschile che femminile possa rispecchiarsi in questi versi, sarà errato ma francamente mi è piaciuta presentarla così.
Mi ha fatto pensare che essendo voluto si dovesse immaginare una voce bisex.
All’inizio scrivi mero scalzo, alla fine viva chiara…chi parla è maschio o femmina?
Perché classificare chi scrive. Semplicemente, scrive.