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Quante volte ci è stato chiesto che cosa notassimo come prima cosa in una persona?! Almeno un infinitá. Puó sembrare una domanda banale ma dipende dall’interpretazione che gli diamo. Ci avete mai pensato sul serio? Avete mai fatto caso ad un particolare su cui fate molta attenzione, di chi vi sta davanti? Beh io si, almeno ci ho provato.

All’inizio pensavo che fossero le mani; le mani di una persona dicono molto, se sono curate, se sono ruvide al tatto, se sono sporche, se sono rugose..è solitamente il primo contatto che abbiamo con una persona. La stretta di mano. Con le mani si fanno tantissime cose e da esse senti qualsiasi cosa, al primo tocco può scatenarsi una strana energia e basta un attimo, un tocco leggero, uno sfiorarsi le dita e parte tutto da la.

Poi però ho pensato che fossero i modi di una persona, a colpirmi. Il modo di muoversi, di toccarsi i capelli, di ridere, di sedersi o di camminare. Il modo in cui si accende una sigaretta o, più semplicemente, come beve un caffè. Ma ho capito che questo arriva dopo. Arriva quando ti ha già colpito, questa persona, quando ha già catturato la tua attenzione. Altrimenti non riusciresti a cogliere tutti questi particolari, studiandoli e cercando di capirli.

Allora alla fine ho capito, l’ho trovata la cosa che come prima mi colpisce di una persona, in positivo e in negativo. La più banale, la più stupida e forse anche la più scontata.

Gli occhi.

Quando viene detto, nessuno ormai ci crede più. Eppure è il primo contatto vero e proprio, prima ancora delle mani. Due occhi che si incontrano e che, già in quel momento, si parlano. Oppure no. Esistono occhi, o per essere più corretti, sguardi, che ti rimangono tatuati nella testa come se fossero stati sempre lì. Come se fossero tornati dove dovevano stare. Assurdo no?! La potenza di uno sguardo. Non importa il colore degli occhi, ne la forma..ma l’intensità di uno sguardo può stravolgere il momento, la giornata, la vita. Ci sono sguardi che ti scavano dentro fino ad arrivare alla parte più nascosta di te, solleticandola, accarezzandola, sconvolgendola. Ci sono occhi che ti scuotono emozioni che non sapevi neanche di poter provare. Ci sono sguardi che fanno paura, sguardi da cui vorresti scappare tanto ti mettono a nudo. E tu rimani lì peró, inerme, tentando inutilmente  di spezzare questo filo invisibile creatosi dal nulla, in un attimo che neanche ti ha dato il tempo di accorgertene. E più che lotti, più che rimani lì e il filo si tende e ti senti stretto in un intreccio inestricabile. Senza fiato, senza parole, con la mente annebbiata e il cuore confuso. In tutto questo caos, però, tu ti senti a casa e non c’è altro posto in cui vorresti stare se non li, davanti a quegli occhi, dentro quello sguardo.

Ecco, credo sia questa la mia  verità. Con lo sguardo, signori miei, si creano danni irrisolvibili.. non c’è cosa più potente di questa.

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Mettere nero su bianco i nostri pensieri più profondi ci rende più vulnerabili, è vero, ma anche estremamente liberi.

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