“No no!
Tu, sei matta!
Ma che idee assurde ti vengono in mente?”
Disse Arianna alla sua amica Elena.
“No, non sono matta.
Scusa, abbiamo sempre avuto la passione per tutto ciò che era strano e adesso?
Che ti prende? ”
Disse Elena.
“Si, ma un conto è ascoltare le storie sui fantasmi, un conto è andare al cimitero, per cercare la tomba di Celeste”
Disse Arianna.
“Avanti!
Sai cosa si racconta!”
Disse Elena.
“Si, era una strega, o meglio credo sia, una strega perchè per me è ancora viva! ”
Disse Arianna.
“C’è la sua tomba”
Disse Elena.
“E tu che ne sai,di chi ci sia lì?
Lei era una strega, era cattiva tutti la temevano.
La storia della gente che è morta, accanto alla sua tomba, credi che sia stata la paura davvero? ”
Disse Arianna.
“Se era così, avrebbero già fatto in modo di aprire quella tomba.
Se la gente muore, andandola a trovare, avrebbero fatto qualcosa ”
Disse Elena.
“No, perché ci sono entrati di notte e lo sai.
Una bravata, hanno detto, ma per me non è così.
Che cosa vuoi fare?”
Disse Arianna.
“Andarci.
Io credo che, sia solo una storia, se ne creano tante, basta essere solo un pò “strani” e sai, che è cosi”
Disse Elena.
“Storia?
Lo sanno tutti!
Quanta gente è morta, dopo essere entrata in contatto con lei?
E adesso? Per una “bravata” dei ragazzi muoiono, proprio davanti alla sua tomba? ”
Disse Arianna.
“Vieni o no?”
Disse Elena.
Arianna sbuffò.
“Si, d’accordo!
Ma per me, sei matta!”
Disse Arianna.
“Ma ti rendi conto?
potrebbe succedere qualcosa?
Fortuna che non è notte”
Disse Arianna più tardi, quando arrivarono al cimitero.
“È proprio questo il bello.
Molte volte, si sentono storie, su chi entra nei cimiteri di notte!
Qui è successo anche di giorno! ”
Disse Elena.
“Per questo ti dico, che è meglio lasciar perdere”
Disse Arianna.
“È questa”
Disse Elena mostrando la tomba di Celeste.
Era in uno stato, di assoluto abbandono.
“Perchè fargli una tomba così monumentale?
Chi lo ha fatto?
I suoi genitori, erano morti e nessuno credo, avrebbe avuto questo pensiero per lei”
Disse Arianna.
“Si dice che fosse ricca, magari qualcuno ha usato un bel pò dei suoi soldi per questo.
Un parente lontano. Magari, potrebbe averne”
Disse Elena.
“Senti, da quanto è qui?
Perché adesso, avevi tutta questa necessità di venire qui?”
Disse Arianna.
“È da un pò che voglio dirtelo, di sciocchezze ne abbiamo fatte, ma andare al cimitero, mai!
E comunque, ti ci ho portata in pieno giorno”
Disse Elena.
Si voltarono, sentendo dei passi.
Videro una donna, molto bella.
“Ogni tanto, vengo qui a trovarla, anche io ”
Disse la donna.
“Abbiamo sentito “cose strane” quindi lei, viene spesso? ”
Disse Arianna.
“Quelle persone, erano solo spaventate, o forse l’avevano offesa, non si offendono i morti”
Disse la donna.
“Un pò strana”
Pensò Arianna.
Capelli neri, raccolti.
Occhi singolari, di un verde troppo intenso.
Un viso diafano, vestita completamente di nero.
“Lei, la conosceva? ”
Disse Arianna.
“Si, conoscevo sua madre.
È morta qualche anno fa, insieme al marito, particolare incidente, non andavano neppure veloce, con l’auto, ne avevano bevuto.
L’auto è uscita fuori strada, l’unica che ne è uscita completamente illesa è stata proprio Celeste.. ”
Disse la donna, con uni strano tono di voce .
“Avranno creduto che è stata lei!
Non sarebbe strano”
Disse Elena.
“Voi, l’avete Conosciuta? ”
Disse la donna.
“No.. In realtà, siamo qui per.. Caso”
Disse Elena mentendo.
La donna sorrise.
“Sono tutti curiosi, pensano che potrebbero morire, venendo qui, ma vengono lo stesso, io vengo spesso, non mi è successo nulla.
Tu, comunque non eri molto d’accordo? ”
Disse la donna, rivolta ad Arianna.
“Co.. Come? ”
Disse Arianna colpita.
“Sei la più spaventata cara, per questo l”ho detto.
Io devo andare, abito un pò distante da qui”
Disse la donna.
“Adesso andiamo anche noi, siamo venute qui, a piedi”
Disse Arianna.
“Volete un passaggio?”
Disse la donna.
“Ecco.. magari, perché no? ”
Disse Elena.
Arianna la guardò, come fosse impazzita.
“Andiamo, allora”
Disse la donna.
“Sei matta? Neppure la conosciamo.
Non vedi che è strana? ”
Disse Arianna.
“Sono curiosa, magari ci racconta la storia.. È poi, ci risparmiamo la strada, no? ”
Disse Elena.
Arianna era troppo spaventata.
Era già andata contro voglia, a trovare una donna, che tutti sapevano fosse una strega.
Si diceva, che avesse ucciso, due ragazze ed i suoi genitori.
Vedere quella tomba monumentale, per una che, in vita era odiata, per ciò che si diceva avesse fatto, anche se prove certe, non ve ne erano, le era sembrato strano.
Incontrare una donna cosi strana, davanti alla tomba, dove due ragazzi, erano morti, si presumeva per paura, ma dove alla fine, nessuno passava, era ancora più strano.
E se non fosse morta?
Forse si nascondeva, mietendo vittime che come lei ed Elena andavano a trovarla per “gioco”.
Da “morta” sarebbe stato più facile.
I suoi genitori, alla loro “strana morte”
Le avevano lasciato, non solo un gran fortuna in denaro, ma anche l’immensa casa, dove da viva, ci entrava chi non sapeva e da morta?
Forse gli stessi curiosi che andavano al cimitero?
Dunque mettere in scena la sua morte, sarebbe stato solo, per mietere vittime curiose?
“Assurdo”
Si trovò a pensare Arianna.
Non era solo la donna, ad essere strano, ma anche la sua auto.
Non avevano idea di che tipo di auto, si trattava.
Era nera, sembrava d’epoca.
“Sembra l’auto di un.. Becchino”
Disse Arianna.
“Ci manca solo il cadavere ”
Disse Elena.
“Era di mio padre, ci tengo molto.
È particolare, ma è un suo ricordo ”
Disse la donna.
“Senti, andiamo a piedi”
Disse Arianna.
“Avanti!
Vi offro una deliziosa torta alle mele ”
Disse la donna.
Guardando meglio, videro che pure i finestrini, erano oscurati.
Era inquietante, le due ragazze, tentarono di non far trasparire, il timore che provavano.
“Per la torta, facciamo un’altra volta, lei è molto gentile, ma dobbiamo tornare a casa”
Disse Arianna.
“Ooohh.. È solo una fetta di torta, vi piacerà ”
Disse la donna.
Elena si era pentita, della proposta del cimitero.
“Appena arrivate, scappiamo via”
Disse piano Elena.
L’auto si fermò.
Arianna ed Elena non capirono neppure, dove fossero.
“Dove siamo? ”
Disse Arianna.
“Tranquille, ho sentito un rumore, non vorrei fosse la ruota a terra.
Do un’occhiata, siamo quasi arrivati”
Disse la donna.
“Scendiamo qui? Io non mi sento a mio agio”
Disse Arianna .
La donna risalì in auto.
“Tutto.. Bene? ”
Disse Elena.
“Si, mi sono sbagliata”
Disse la donna.
Elena ed Arianna si guardarono.
La voce della donna, era diversa.
“Mi scusi.. È davvero tardi, scendiamo qui”
Disse Elena.
“Sarebbe scortese, non trovate? ”
Disse la donna, voltandosi.
Non c’era più, la donna sulla quarantina, dai capelli neri e raccolti.
Le ragazze la riconobbero.
Era Celeste.
Capelli biondi, occhi di un gelido azzurro.
“Noooo!! Scendiamo!
Scendiamo!! ”
Disse Arianna.
Elena non riusciva a staccare gli occhi da Celeste.
“Tu sei morta”
Disse Elena.
“No, voi siete morte”
Disse Celeste con una risata diabolica.
L’auto sfrecciava velocemente.
Le due ragazze, urlavano, battendo i pugni sui finestrini.
Ma nessuno le poteva sentire.
Nessuno le poteva vedere.
Al di là di piccoli errori è bello a me piace ,si
Bella fantasia che hai, brava.
Un paio di piccoli appunti, uno di estetica e uno di gusto personale.
Per i miei gusti era un po’ troppo colloquiale, manca qualche tipizzazione delle ragazze e del contesto nel quale si muovono.
Esteticamente, forse troppi “Disse”…
Comunque brava.
lo ribadisco.
Ti ringrazio davvero di cuore:-)
Ciao:-)