Dario Lampa andò a chiedere come stesse Vera Valore, una brava ragazza calabrese.
-Se lo chiede Filomeno.-
-Che venisse lui allora.-
-Tra emorroidi,coccige e spalla,quello cammina quando gli pare.-
-Se vuole stare con me,deve esserci.-
– Lo sa,ma non sa se sei arrabbiata. Se stai con qualcuno…-
-E se fosse? Posso?-
Poteva. Ma con Filomeno doveva sapere che poteva fare che volesse. Ma che non doveva sparire del tutto. Perché quello era innamorato perso, e si preoccupava. Che,uno deve stare con l’immagine di una persona, senza vederla, perché? Quando un uomo suda e puzza, gli si dia tempo per lavarsi.Poi si riesce di casa. Vera era comprensiva, ma se era con amici non poteva mica pensare a Filomeno. Troppe volte lo aveva pensato.
Nei giorni pieni di sole,lei lo aveva aspettato, pranzando tra mille pensieri. Nelle sere, quando la cena la rallegrava a metà. E nelle notti senza fine.
Ma non voleva si chiamasse amore,quel calore vissuto in fretta, tra periferie puzzolenti e vie da percorrere. Forse c’era stato amore,ma doveva essere coltivato molto meglio di come le era stato presentato. Come un piatto del giorno delizioso,ma mai riproposto. Le ragazze vanno amate nel profondo. Non così. Ma forse non era facile, vivere e amare. Forse lui aveva dei problemi. E lei ne cercava, se non ne aveva. Perché vivere è cercare problemi,spesso, se non se ne ha?
Filomeno e Vera.
Non erano una coppia perfetta.
Neppure una coppia.
Ma se amore c’era,o c’era stato, certo era perfetto,per loro.
Scrivo su Alidicarta e Owntale. Voglio farmi delle ragazze giovani,ma solo se non abitano troppo lontano da Pisa.
Anche questo è stato un piacere leggere.
Ed ora pubblico una o più poesie ,ma solo una nuova
Altre idee non le ho e quindi ecco che
Si va avanti con questi versi per completare un libro non cartaceo
Che ho scritto con molta foga e poca fatica
Direi quindi con fortuna,se non fosse che serve a poco ,a niente